Azione del trauma
Modalità di azione del trauma
E’ importante conoscere l’azione del trauma, i cui elementi fondamentali sono:
- Ubicazione
- Impatto
- Durata
- Tipo di trauma
Ubicazione dell’impatto
Gli studi effettuati confermano che l’ubicazione e il tipo di trauma sono fattori primari per determinare la gravità di quest’ultimo, più ancora dell’intensità.
Prendiamo l’esempio di un vetro, che non si rompe dopo essere caduto dall’altezza di un metro, mentre si rompe cadendo da una sede più bassa. Anche se l’intensità dell’impatto è maggiore nel primo caso, il punto d’impatto è più vulnerabile nel secondo.
Il concetto di ubicazione dell’impatto è particolarmente importante per il cranio, che presenta aree specifiche di resistenza e debolezza.
Diversi tipi di impatto
L’impatto laterale è il più grave per quanto riguarda la scatola cranica, perché la mobilità laterale relativamente elevata della colonna cervicale aumenta con le forze d’accelerazione. A livello di torace e addome, la nostra esperienza clinica indica che l’impatto laterale colpisce perlopiù le inserzioni viscerali, ovvero i legamenti pleurico e cervicale nel torace e le inserzioni spleniche, epatiche e renali nell’addome. Riteniamo che questo sia dovuto alla limitata mobilità laterale della cassa toracica che coinvolge le cavità addominale e pelvica.
L’impatto laterale produce lesioni da colpo di frusta, insulti diffusi ed ematomi extradurali e cerebrali. Le lesioni prodotte dipendono principalmente dal vettore dell’accelerazione lineare o angolare, che determina la direzione della testa, nonché entità, durata e rapidità dell’accelerazione causata dall’impatto.
L’asse longitudinale del corpo ha una grande capacità di compensazione durante l’impatto. Quando però tale compensazione ha raggiunto il suo limite e la forza del trauma non è stata interamente assorbita, possono derivarne gravi lesioni. Il colpo di frusta (a seguito di un tamponamento o di un colpo alla nuca) è l’esempio migliore di questo fenomeno: un movimento anteroposteriore di grado notevole causa un considerevole allungamento di tutte le inserzioni longitudinali di cranio e colonna vertebrale: falce del cervello, tentorio del cervelletto, falce del cervelletto, legamento vertebrale anteriore e posteriore comune e dura madre del midollo spinale.
Il trauma da contatto
Testa
Qualunque impatto interessi la testa deve essere considerato potenzialmente grave. L’impatto diretto con il cranio può associarsi o meno a frattura cranica (volta cranica, base del cranio), ma anche nel caso di frattura, la gravità del danno cerebrale è più importante della lesione ossea in sé.
Localmente, i colpi alla testa sono caratterizzati dall’apparire di un ematoma nel punto di impatto e possono causare una perdita di conoscenza (iniziale o secondaria) di durata e intensità variabili, dal semplice “black out” momentaneo al coma prolungato. I colpi al volto possono causare fratture delle ossa facciali, facili da diagnosticare per la presenza di ematomi, edemi o deformità facciale.
Gli osteopati esperti sanno che anche in assenza di patologia grave, le contusioni craniche possono moltiplicare i disturbi della meccanica cranica. Molte compressioni suturali possono essere collegate a questo tipo di trauma.
La nozione di “trauma” può avere un significato molto diverso per il terapeuta e per il paziente.
Pelvi
Una caduta sul fondoschiena suscita generalmente l’ilarità di tutti tranne che della vittima. Basti pensare alla popolarità, immutata attraverso i secoli, della famosa gag della sedia sottratta furtivamente mentre qualcuno si sta sedendo.
Eppure, questo tipo di trauma può avere conseguenze gravi per chi lo subisce. Oltre all’effetto del contatto locale, di solito un ecchimosi o un ematoma, un’onda d’urto ascendente rimbalza attraverso le aree adiacenti dell’organismo, e spesso giunge a danneggiare la colonna vertebrale e la base del cranio.
A seguito di traumi di questo genere, abbiamo talvolta individuato compressioni tra l’occipite e l’atlante.
Anche se il sacro e il coccige non sono fratturati, l’articolazione sacrococcigea può essere gravemente danneggiata da questo tipo di trauma.
Tronco
Le cadute sulla schiena o sulla parte superiore del tronco sono, in genere, alquanto spettacolari, poiché, di norma, avvengono da un luogo elevato, come una scala a pioli o le scale di casa. L’impatto provoca spesso una temporanea incapacità respiratoria, come la dispnea acuta (“Non avevo più fiato!”). Il diaframma è molto sensibile alle brusche variazioni di pressione e pertanto è facilmente danneggiato da tali urti.
Gli incidenti automobilistici e gli sport violenti come il football americano comportano spesso un impatto traumatico con il tronco.
di Jean-Pierre Barral – Trauma: un approccio osteopatico