Controindicazioni della manipolazione
Quando la manipolazione urogenitale non è consigliabile
Perchè si parla di controindicazioni? Vi sono numerose situazioni in cui la manipolazione urogenitale non è consigliabile, o richiede particolare cautela.
CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE
Gravidanza
Per gran parte delle donne è uno degli eventi più importanti della vita.
Non è stato dimostrato che la manipolazione genitale interna sia dannosa per la donna in gravidanza o per il feto, ma non è stato dimostrato nemmeno il contrario! Immaginate la situazione nel caso in cui una paziente sottoposta a manipolazione sia andata incontro a un aborto, anche se la manipolazione non ne è stata la causa.
Abbiamo trattato circa 3000 pazienti senza incorrere in questa situazione; d’altra parte, sappiamo di una paziente trattata da un altro professionista che ha abortito 48 ore dopo. La paziente è tuttora convinta che vi sia una relazione tra i due eventi.
Siamo inoltre contrari all’uso delle tecniche interne miranti a indurre l’interruzione della gravidanza anche nei primi stadi della gravidanza.
Verginità
Per ovvie ragioni non dovete eseguire manipolazioni genitali interne su una paziente vergine.
Minori non accompagnati
Non bisogna mai trattare una persona minorenne se non è accompagnata da uno dei genitori. Spesso chiediamo alle pazienti giovani di farsi accompagnare dal marito o da un’amica.
Metrorragia
La perdita ematica al di fuori del ciclo mestruale è anormale. Raccomandiamo che qualunque donna con questo sintomo si sottoponga a un esame ginecologico completo presso il proprio medico o ginecologo prima di effettuare qualunque manipolazione osteopatica.
In una donna giovane, la causa più frequente di tali emorragie è la gravidanza. Altre possibili cause, nelle donne giovani e meno giovani, sono fibromi, neoplasie della cervice o del corpo uterino, infezioni, endometriosi, polipi uterini, tumori ovarici e disfunzioni ormonali. Anche solo la presenza di una traccia di sangue, se non giustificata, richiede un completo esame ginecologico.
Qualunque dolore anormale, improvviso o acuto
Un dolore di questo tipo, descritto dalla paziente come provocato dalla palpazione, deve mettere in allarme. Suggerite un esame ginecologico nel futuro immediato.
Qualunque indurimento o massa
Prestate attenzione a qualunque indurimento o massa laterale o posteriore, talvolta all’interno dei recessi. Se è sensibile, anche se non dolente, implicano problemi quali salpingite, annessite, gravidanza ectopica, tumori o cisti ovariche.
Analogamente, monitorate sempre la paziente per rilevare ogni cambiamento delle sue condizioni generali. Siate pronti a cogliere segnali come febbre, dimagramento, adenopatia, cattivo odore locale o lesioni dermatologiche. Se questi non sono stati precedentemente documentati o spiegati, cercate di ottenere una diagnosi.
In seguito a terapia radiante
In questi casi i normali meccanismi di coagulazione risultano debilitati e la manipolazione urogenitale interna può provocare un’emorragia locale. Abbiamo assistito a un caso in cui l’emorragia era estremamente difficile da arrestare.
CONTROINDICAZIONI RELATIVE
I seguenti segni devono indurci a modificare o differenziare le manipolazioni urogenitali, senza impedirci di praticarle.
Tracce di sangue giustificate
L’ endometriosi documentata è l’esempio migliore. Dal momento che vi è un sanguinamento cronico della mucosa uterina, tecniche dirette o pesanti possono aumentare il sanguinamento e pertanto non sono consigliabili.
D’altra parte, le manipolazioni funzionali, nella direzione dell’ascolto, sono raccomandate, perché tendono a ridurre lo spasmo locale e a migliorare la circolazione venosa e linfatica locale.
Infezioni locali
In alcuni casi in cui è stato tentato senza successo il trattamento medico convenzionale, le manipolazioni locali possono incrementare la resistenza agli agenti infettivi.
Il trattamento osteopatico non può mai curare da solo un’infezione: accertatevi che i trattamenti medici standard (per esempio gli antibiotici) siano stati applicati e lavorate congiuntamente a essi. È importante trattare prontamente qualsiasi infezione pelvica, poiché può avere effetti duraturi sulle ovaie e sulle tube uterine.
I principali sintomi di infezione pelvica sono:
- Adenopatia inguinale
- Ipersensibilità o dolore locale
- Prurito
- Segni dermatologici
- Cattivo odore vaginale
- Presenza di sangue sul guanto in seguito a esame pelvico
Quest’ultima può essere semplicemente il risultato dell’irritazione di una mucosa sensibile o di qualcosa di più grave (per esempio neoplasia cervicale).
In generale, le nostre manipolazioni non dovrebbero causare sanguinamento.
Presenza di un dispositivo intrauterino (spirale)
I professionisti senza esperienza possono alterare la posizione di uno I.U.D. (dispositivo intrauterino) nell’approssimarsi alla cervice uterina sia per via vaginale che per via rettale.
Noi non abbiamo mai incontrato questa situazione, ma provate a immaginare come vi sentireste se una vostra paziente con un dispositivo intrauterino restasse incinta poche settimane dopo una manipolazione interna.
Ipersensibilità o dolore lieve alla palpazione
Tra le “controindicazioni assolute” abbiamo indicato un dolore anormale e acuto provocato dalla palpazione.
I tipi di dolore meno intensi ci dovrebbero rendere cauti e conservatori nel nostro trattamento. Se vi è ipersensibilità o dolore lieve che aumenta di intensità nel corso del trattamento, dovete abbandonare la manipolazione interna o riconsiderare le vostre tattiche. Le cause possono essere: manipolazione trascurata o inappropriata, endometriosi, atrofia del tessuto genitale.
A causa della qualità del tessuto genitale, una manipolazione interna correttamente eseguita dovrebbe, in generale, ridurre rapidamente il dolore locale. Naturalmente qualunque aumento è anormale.
di Jean-Pierre Barral – Manipolazione urogenitale