Domande sulla chiropratica
Il Dr. Wayne B. Jonas risponde ad alcune domande sulla chiropratica.
La Chiropratica è sicura?
La risposta è sì. Si registrano solo 1,5 eventi avversi gravi per milione di manipolazioni: un livello di sicurezza superiore a quello di molte terapie convenzionali in uso per gli stessi disturbi.
È sicura in modo assoluto?
La risposta è no: gli eventi avversi ci sono e sono state formulate linee guida esaurienti da seguire per ridurre al minimo i rischi.
La Chiropratica è efficace?
Per certi tipi di lombalgia, cefalea e altri disturbi muscoloscheletrici, la risposta è sì. Per altri problemi, la risposta è “non sappiamo ancora”: è necessario condurre altre ricerche di alta qualità per poter dire sì o no.
La Chiropratica fa risparmiare?
La maggior parte degli studi, ma non tutti, mostra che essa comporta un risparmio rispetto alle terapie convenzionali. Tuttavia, questo può indicare l’elevata dispendiosità e la scarsa efficacia di molti trattamenti convenzionali della dorsalgia piuttosto che una conferma del valore ottimale della Chiropratica.
I pazienti che si recano dal chiropratico sono soddisfatti?
La risposta è uno schiacciante sì. Secondo la maggior parte degli studi, l’80-90% dei pazienti è soddisfatto dell’assistenza chiropratica: più soddisfatto che di quella ricevuta dal medico.
Vi è un fondamento scientifico dietro la Chiropratica?
La risposta è sì per alcuni trattamenti, no per altri, ma la quantità di dati disponibili è in aumento.
I chiropratici sono qualificati?
Dal punto di vista legale e professionale, la risposta è sì. Per quanto riguarda la loro principale sfera di competenza, la diagnosi e la cura di problemi muscoloscheletrici, i chiropratici hanno una formazione e un’esperienza decisamente migliori di quella dei medici tradizionali. Hanno ricevuto, invece, una formazione meno completa relativamente al trattamento medico di altre condizioni patologiche.
È possibile accedere facilmente alle cure di un chiropratico?
Accesso e disponibilità, un tempo limitati e interamente a carico del paziente, sono sempre più spesso facilitati e rimborsati da datori di lavoro e compagnie di assicurazione.
Ma in Chiropratica non sono tutte rose e fiori. Quando ci rivolgiamo al chiropratico rischiamo di doverci sorbire fino a una dozzina di sedute, talora più volte la settimana, prima di ottenere un beneficio. Questo può risultare scomodo o costoso per molte persone.
Alcuni chiropratici, poi, (si stima circa il 4-5% dei membri della categoria) vanno oltre il loro ambito di competenza trattando patologie per le quali non sono qualificati e vendendo integratori nutrizionali e prodotti di efficacia non dimostrata, forse anche dannosi o pericolosi. Di questi bisogna diffidare.
di Wayne B. Jonas – La professione chiropratica