Malocclusione Dentale
Come già saprete, un dottore in Chiropratica è specializzato nell’individuare gli squilibri del sistema strutturale e posturale.
E’ importante, perciò, capire dove possono crearsi le maggiori interferenze nell’equilibrio strutturale o posturale. Le due funzioni basilari per un buon equilibrio sono la deglutizione e la deambulazione. Tutta la struttura della bocca, i denti e la lingua hanno un’enorme importanza neurologica.
Diagramma a blocchi della catena cinematica chiusa dell’apparato stomatognato. Il muscolo sternocleidomastoideo è stato escluso per chiarezza. Ridisegnato e modificato dal Telephone Extension Program dell’Università dell’Illinois, Current Advances in Dentistry, 1949.
Basti pensare che un terzo dei circuiti cerebrali vengono utilizzati per la gestione della masticazione e della deglutizione. Queste funzioni sono in vario modo collegate all’occlusione, cioè all’allineamento e combaciamento dei denti. Se i denti non combaciano in modo giusto, ciò creerà un’interferenza con un terzo del nostro sistema nervoso; in altre parole, se l’occlusione non è corretta, può inviare impulsi errati al cervello, che a sua volta controllerà male la parte motoria del corpo, alterandone la struttura.
Lo schema mostra con chiarezza le connessioni esistenti tra il cranio e la mandibola e la colonna vertebrale. In un sistema basato su un equilibrio che nasce dall’interrelazione, lo squilibrio di un elemento provoca lo squilibrio dell’intero sistema. E’ fondamentale capire se il problema è di carattere “discendente”, cioè un problema che nasce nella bocca, o “ascendente”, cioè un problema che nasce in basso, nei piedi o nel bacino o ovunque al di sotto della bocca. Ci sono poi situazioni né del primo né del secondo tipo, che possono essere classificate come “miste”. Per esempio una piccola otturazione, un po’ più “alta” del necessario, che provoca un contatto prematuro di un dente, facendolo toccare prima degli altri, può causare tutta una serie di reazioni muscolari a catena.
Per evitare di sentire quel noioso disturbo, il corpo mette in atto dei meccanismi per eliminarlo.
La mandibola sarà spostata da un lato per non sentire il dente più alto. I muscoli della masticazione verranno contratti in maniera anormale, cioè qualche muscolo dovrà contrarsi di più e qualcuno di meno per deviare la traiettoria della mandibola.Lo squilibrio dei muscoli della masticazione creerà uno squilibrio dei muscoli del collo: avremo, perciò, una spalla più alta dall’altra e la muscolatura del tronco sarà coinvolta, compensando il tutto con la creazione di curve scoliotiche nella colonna vertebrale. Le conseguenze di un piccolo problema, come quello di un’otturazione sbagliata, possono quindi essere disastrose.
Lo stesso succede se manca un dente. La lingua, non essendo più contenuta all’interno dell’arcata dentaria dal lato dove manca un dente, eserciterà nella deglutizione una forza non più centrata verso il palato, bensì nella zona priva del dente, protrudendo dall’arcata dentaria stessa.
Questa situazione produrrà uno squilibrio nei muscoli sottostanti la mandibola con tutta la serie di meccanismi che abbiamo già visto.
Tali squilibri non sempre risultano in queste situazioni estreme e non tutti i pazienti dei dentisti sono destinati a essere trattati dalla Chiropratica, mentre è ovvio che, quando il chiropratico stabilisce, attraverso specifici test, che l’interferenza primaria nella postura del paziente è dovuta a problemi di occlusione, gli consiglierà una visita dal dentista per un primo approccio terapeutico.
Rappresentazione schematica dei possibili effetti di una malocclusione
- Malocclusione dovuta a ipertonia del muscolo pterigoideo interno.
- Il sistema nervoso centrale tenta di modificare la funzione dello pterigoideo interno, quest’ultimo non risponde a causa della disfunzione del fuso neuromuscolare.
- La malocclusione rimane e subentra un’irritazione del legamento parodontale.
- Gli impulsi afferenti della malocclusione alterano la funzione di altri muscoli nella catena cinematica chiusa dell’apparato stomatognatico, con la possibile conseguenza di lesioni craniche.
- La persistente malocclusione intensifica la trasmissione di impulsi afferenti impropri al sistema nervoso centrale.
- Stimolazione dei propriocettori dell’equilibrio
- I tentativi organizzativi compiuti del centro si basano su impulsi afferenti errati e confusi.
- La disorganizzazione muscolare può provocare delle tensioni strutturali in qualunque distretto del copro, con conseguenti sublussazioni e fissazioni vertebrali e molti altri tipi di disfunzioni.