Manipolazione urogenitale
Noi consideriamo il corpo umano un’entità funzionale organica
Ci ha sempre meravigliato il fatto che il sistema urogenitale sia spesso trascurato rispetto ad altri apparati dell’organismo da medici e pazienti.
Ciò è dovuto ovviamente a una sorta di “pudore” culturalmente programmato. I primi testi anatomici furono scritti dai monaci.
Molti medici si attribuirono il ruolo di difensori della moralità e formarono il loro atteggiamento nei confronti delle parti del corpo con funzione sessuale o erettile sui tabù e sulle inibizioni prevalenti non meno che su considerazioni mediche di ordine pratico.
Nel tentativo di risolvere i problemi che affliggevano le nostre pazienti, abbiamo progressivamente scoperto diverse modalità di manipolazione terapeutica dell’area urogenitale.
Fin dal principio, siamo stati impressionati sia dalla precisione richiesta da queste tecniche, sia dalla loro efficacia. È stato interessante confrontare l’entusiasmo delle nostre pazienti con il disinteresse della medicina tradizionale. Forti del costante feedback positivo delle nostre pazienti, abbiamo coltivato e accresciuto la nostra comprensione e le nostre capacità in quest’ambito.
Nei primi tempi, persino i nostri colleghi osteopati hanno mostrato una certa cautela nei confronti del nostro lavoro sul sistema urogenitale.
Ora, trascorsi quindici anni, è interessante osservare che in Europa (in particolare in Francia) lo studente che desidera sottoporsi agli esami finali di osteopatia deve dimostrarsi competente nella manipolazione urogenitale.
Le vere beneficiarie di queste tecniche sono le donne, che ne traggono giovamento e, in alcuni casi, possono evitare grazie a esse un intervento chirurgico. Secondo noi non ha senso, per il professionista della medicina manuale, evitare deliberatamente la regione urogenitale.
Da un punto di vista puramente biochimico, questi tessuti sono tra i più colpiti dell’organismo, a causa degli effetti di gravidanza, parto, fissazioni degli arti inferiori, fenomeni psicologico-emotivi ecc.
In quanto professionisti della salute, abbiamo il dovere di aiutare le nostre pazienti nel modo appropriato, qualunque esso sia.
L’informazione fornita dalle nostre mani deve essere ricevuta, integrata e attivata dal corpo del paziente.
Dimostrare l’effetto locale delle manipolazioni non significa affatto provare che la manipolazione può avere un effetto generale all’interno dell’organismo.
Questo effetto generale non dipende solo dall’organismo fisico del paziente ma anche dalla sua istruzione, dal suo livello culturale e dalla sua personalità. Questi sono temi con cui devono confrontarsi tutti i professionisti della salute.
È fondamentale che continuiamo a interagire con il mondo medico convenzionale e con la sua potenza tecnologica. Il gruppo che tende a isolarsi e a concentrarsi su se stesso si troverà presto ad adottare idee e tecniche insensate.
di Jean-Pierre Barral – Manipolazione Urogenitale