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Medicina sportiva e assistenza

Medicina sportiva e assistenza


Il bisogno di un’assistenza equilibrata

Sarebbe scorretto ritenere che, nell’assistenza dei pazienti che pertiene alla pratica della medicina sportiva complementare, si debba ricorrere solo a una terapia di tipo conservativo.

D’altro canto, molti disturbi riscontrati negli atleti non richiedono chirurgia o farmaci.

Il fatto è che in certi casi si renderà necessario l’impiego di una forma di assistenza più radicale e in altri sarà efficace l’approccio conservativo.

Nelle situazioni che richiedono l’intervento dello specialista, soprattutto se si tratta di un’esigenza chirurgica oppure se l’abilitazione di cui è in possesso non consente al terapeuta di prescrivere un medicinale, il consulto non sarà solo una componente necessaria del trattamento completo, ma contribuirà anche a creare una certa armonia tra le varie branche dell’assistenza sanitaria.

Attualmente, gli operatori sanitari sono più divisi che mai, persino all’interno della stessa professione.

La competizione sembra talvolta superare l’esigenza di condividere informazioni e di fare riferimento a chi può contribuire al processo di valutazione o applicare una terapia più utile.

L’invio dei pazienti a consulto dagli specialisti dovrebbe essere accompagnato dalla consapevolezza, da parte di tutti i soggetti coinvolti, che, durante o dopo l’intervento dello specialista, un’assistenza di tipo più conservativo potrebbe essere estremamente preziosa.

Se un paziente, ad esempio, deve essere sottoposto a un’operazione al ginocchio, può trarre beneficio da fattori alimentari o nutrizionali specifici, come l’olio omega-3 (ricco di acidi grassi), che può accrescere la produzione di antinfiammatori naturali, facilitando il processo di ripresa.

Subito dopo, il potenziamento della funzione muscolare attraverso agopressione o terapia muscolare può aiutare a ripristinare l’equilibrio posturale e accelerare la guarigione, talvolta in modo notevole.

Conclusione

Il concetto di equilibrio in tutto ciò che si compie a livello di valutazione e terapia, e soprattutto nel lavoro sullo stile di vita, è il punto forte della medicina sportiva complementare.

Che questa filosofia provenga dalla medicina cinese (l’equilibrio tra yin e yang) o prenda le mosse dal semplice equilibrio meccanico di gruppi di muscoli o dall’equilibrio nutrizionale, l’obiettivo finale è lo stesso: l’equilibrio ottimale dell’intera persona.

 

di Philip Maffetone – Medicina sportiva complementare

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