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occlusione mandibolare

Occlusione e dislocazione mandibolare


Occlusione fisiologica

Si parla di occlusione fisiologica quando vi è un corretto rapporto fra il mascellare superiore e inferiore, mentre di occlusione patologica conseguente a dislocazione mandibolare quando questo rapporto non è adeguato.

La dislocazione mandibolare può essere causata da problematiche odontoiatriche o avere origine da altri distretti.

“Occlusione: il momento di massima intercuspidazione possibile guidata dal sistema di controllo della posizione, la cui dominante informativa origina dai recettori parodontali” – Edmondo Federici

La massima intercuspidazione, che si verifica involontariamente durante ogni atto deglutitorio o attraverso un atto volontario, è un evento estremamente utile da un punto di vista biomeccanico perché attraverso di esso la mandibola partecipa attivamente alla stabilizzazione del cranio sul resto del corpo: infatti, il sistema di controllo posturale del capo riceve le informazioni del rapporto esistente fra mandibola e mascellare superiore e di conseguenza del rapporto cranio-resto del corpo.

Il contatto tra gli elementi dentari in massima intercuspidazione deve essere sempre uniforme e simultaneo, allo scopo di dare alla mandibola massima stabilità (si ha cioè una condizione di equilibrio neuro-muscolo-scheletrico).

“Occlusione abituale fisiologica: qualunque intercuspidazione con muscoli in tono e articolazioni temporo-mandibolari asintomatiche” – Edmondo Federici

Questi dati sono rilevabili in pochi minuti attraverso una normale semeiotica odontoiatrica, con la palpazione dei muscoli masticatori (principalmente temporale e massetere) e delle atm.

“Occlusione abituale patologica: qualunque intercuspidazione in presenza di distonie muscolari e sintomi all’articolazione temporo-mandibolare” – Edmondo Federici

Alterazione dell’occlusione abituale fisiologica

L’alterazione dell’occlusione abituale fisiologica è il meccanismo di passaggio da un’occlusione abituale fisiologica a una patologica.

Ciascuno di noi possiede un certo grado di adattabilità fisiologica a eventuali disarmonie occlusali e la capacità di adattamento ha un limite variabile da individuo a individuo; anche la soglia del dolore è differente e nello stesso soggetto può cambiare nell’arco della vita.

Una volta superato questo limite si instaura una risposta ipertonica e di tipo algico da parte dei muscoli masticatori, che si esprime in una molteplicità di manifestazioni patologiche.

Le cause più frequenti di dislocazione mandibolare sono i precontatti.

Un precontatto può essere generato dalla perdita di un dente con conseguente spostamento degli altri elementi, da un’otturazione alta o dall’eruzione degli ottavi.

Precontatto: quando una o più cuspidi o versanti di cuspidi toccano prima delle altre la superficie antagonista nel momento del contatto occlusale.

 

di Andrea Pelosi – Interferenze orali nelle sindromi cranio-mandibolo-cervicali e posturali

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