Studio di Chiropratica a Milano e Bergamo

Ernia del disco e chiropratica

Le persone che soffrono di ernia del disco si rivolgono sempre più di frequente al chiropratico.

ernia-del-discoMolte volte ne sentono parlare da conoscenti e mass media ma negli ultimi anni, sempre più spesso, la visita dal chiropratico è suggerita dal medico di base o dallo specialista. In alcuni casi i pazienti soffrono di dolori così forti che neanche le più potenti cure farmacologiche possono migliorare e che, oltre ad essere invalidanti, talvolta impediscono anche di dormire. Fino a qualche anno fa ai pazienti sofferenti di ernia discale veniva consigliata l’operazione chirurgica, ma oggi non è più così.

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Il percorso curativo naturale rimane lungo perché si tratta un infortunio di tipo legamentoso e un qualsiasi legamento del corpo umano ha bisogno di alcuni mesi di cura per riprendere la propria elasticità e funzionalità.

Questo non significa che i pazienti devono soffrire a lungo. Solitamente con la cura chiropratica si nota un grande miglioramento della sintomatologia nelle prime quattro settimane di trattamenti, ma affinché la colonna vertebrale torni alla sua funzione ottimale generalmente occorrono alcuni mesi.

Inoltre è importante riprendere l’attività fisica quanto prima anche solo con brevi camminate, sarà poi fondamentale abbinare esercizi specifici per recuperare la tonicità muscolare.

 

 

Cos'è L'ernia del Disco?

La spina dorsale umana è composta da 32 vertebre: 7 cervicali, 12 toraciche, 5 lombari, 5 sacrali normalmente fuse assieme e 3 che fuse assieme formano il coccige.

I dischi nella spina dorsale sono 23: 6 tra le vertebre cervicali, 12 tra le vertebre toraciche e 5 tra le vertebre lombari; questi dischi possono essere paragonati a delle spugnette rotonde semirigide che servono a 3 funzioni principali:

  1. tengono le vertebre attaccate assieme
  2. agiscono da ammortizzatori contro le forze gravitazionali quando siamo in posizione eretta
  3. permettono alla spina dorsale di piegarsi e ruotare agendo da perno.

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I dischi intervertebrali sono soggetti a malattie, a degenerazione e a piccole lacerazioni. Quando la parte esterna fibrosa si danneggia, il materiale gelatinoso intorno al disco fuoriesce causando l’ernia. Se invece la fuoriuscita è esclusivamente della parte esterna del disco senza interessamento del nucleo si dice protrusione discale.

L’ernia può provocare dolore quando spinge posteriormente contro i tessuti intorno ad essa ed i nervi spinali adiacenti.

L’ernia discale può avvenire in qualsiasi punto della colonna vertebrale ma, più comunemente, affligge la zona cervicale e quella lombare.

Sintomatologia Ernia del Disco

  • Ernia del disco cervicale: Dolore nella regione del collo, spalle, cefalea, dolore nel braccio con possibile formicolio, perdita di forza e mancanza di sensazioni al tatto.
  • Ernia del disco lombare: Dolore nella regione della schiena, anche e natiche, dolore nella gamba (sciatica) con possibile formicolio, perdita di forza e mancanza di sensazioni al tatto.

Trattamento

Il trattamento è specifico, soggettivo e mirato a seconda del caso. Dopo una visita accurata e una valutazione dettagliata degli esami (TAC e/o Risonanza Magnetica) il trattamento è mirato a ripristinare la funzionalità della colonna vertebrale e eliminando quindi la causa del problema, non solamente i sintomi.

Ricerca

Autorevoli personalità mediche e chiropratiche concordano oggi sul fatto che l’ernia discale sia considerata in primo luogo un’affezione non chirurgica, da trattarsi con metodi conservativi.

Le motivazioni principali sono le seguenti:

spesso è presente un’ernia discale, confermata dall’imaging, ma la causa del dolore è un’altra disfunzione articolare o muscolare. Oggi è noto che circa il 40% delle persone sopra i 40 anni presentano un’ernia o protrusione chiaramente visibile all’imaging ma non manifestano alcun dolore o altro sintomo di sorta.

Nei casi in cui il disco è effettivamente la fonte del dolore, la causa primaria di tale algia non è la compressione delle radici nervose, come si riteneva precedentemente, ma l’infiammazione (dovuta a materiale fuoriuscito nello spazio epidurale). La manipolazione sembra ridurre l’infiammazione, in taluni casi rimuovendo il materiale erniato dalla radice del nervo. La compressione nervosa, ove presente, causa la perdita di sensibilità, capacità motoria e riflessi.

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Alcuni casi clinici di ernia del disco curati dal Centro Chiropratico Salus

Questi casi sono stati presentati il 30 Settembre, 2006 alla conferenza Università LA SAPIENZA Roma – Lombalgia e ernia del disco, il trattamento

 

Caso Clinico 1 - Ernia del Disco

 

 

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Referto risonanza magnetica, il 16.02.2004

"voluminoso frammento discale, erniato e migrato
cranialmente a livello L5-S1".

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Referto risonanza magnetica, il 12.01.2006

"completa scomparsa del voluminoso frammento discale,
erniato e migrato cranialmente a livello L5-S1".

Caso Clinico 2 - Ernia del Disco

 

 

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Referto risonanza magnetica, il 21.12.2005

"a livello L4-L5 si associa una voluminosa ernia discale
lateralizzata a destra e migrata inferiormente"

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Referto risonanza magnetica, il 20.08.2006

"pressoche completa regressione dell' ernia discale
lateralizzata a destra e migrata inferiormente a L4-L5"

Caso Clinico 3 - Ernia del Disco

 

 

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Referto risonanza magnetica, il 24.02.2005

Due interventi: (1991) L5-S1, e
(2003) L4-L5 (laminectomie e flavinectomie)
e si presenta ancora con un'altra ernia del disco
ma più grande di primo.

"voluminosa ernia discale L4-L5"

ernia-del-disco-caso-clinico-3b

Referto risonanza magnetica, il 17.02.2006

Dopo i trattamenti: scomparsa dei sintomi (lombo sciatalgia),
ripreso lo sport (bici, nuoto).

"piccola ernia discale L4-L5"