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Manipolazione e test

Manipolazione e test


Valutazione

Quando si esaminano pazienti nel contesto della manipolazione viscerale, è importante considerare due tipi di test: test di mobilità e test di motilità.

Test di mobilità

I test di mobilità consistono in movimenti definiti, miranti a provocare il movimento diretto dell’organo. Il ritmo e la direzione dei movimenti sono determinati dal medico. Nel caso del fegato, l’organo va letteralmente sollevato per apprezzarne l’elasticità delle strutture di supporto e l’ampiezza del movimento.

I test di mobilità sono efficaci come tecniche preparatorie di aree di diagnosi. Anche se richiedono meno precisione dei test di motilità o di ascolto sono comunque molto importanti. Danno informazioni sull’elasticità, la rilassatezza, lo spasmo o la lesione strutturale delle strutture muscolari e ligamentose.

Spesso questi test sono in grado di aiutarci ad apprezzare quello che sta succedendo e a scartare false assunzioni.

Test di motilità (ascolto)

Ci sono molti sistemi per provare la motilità, alcuni si servono della pulsologia, altri della diagnosi termica manuale, per noi, però, il più adatto è l’“ascolto”. L’ascolto è la modalità essenziale per la valutazione dell’asse e l’ampiezza della motilità di ogni organo.

Appoggiate la mano sull’organo interessato, con una pressione di 20-100 g, secondo la profondità dell’organo. In qualche caso la mano può adattarsi alla forma dell’organo. La mano è del tutto passiva, ma c’è un’estensione del senso del tatto che viene usata nel corso di questo esame. Lasciate che la mano segua passivamente quello che sente: un lento movimento di leggera ampiezza che si manifesterà, si fermerà e riprenderà. Questa è la motilità viscerale!

Dopo alcuni cicli potete cercare di stimare la frequenza, l’ampiezza e la direzione della motilità. Se non riuscite a sentire il movimento e a liberare la mente, potete cercare di focalizzare l’attenzione sulla forma dell’organo.

Gli organi bilaterali dovrebbero essere inizialmente esaminati insieme; quindi, se si riscontra un problema in uno di essi, esaminateli singolarmente. Lasciate che la mano segua il movimento ciclico dell’organo attorno a un punto neutro.

La frequenza della motilità viscerale, all’inizio è di 7-8 cicli al minuto, più lenta di quella del ritmo cranio-sacrale e all’incirca metà del ritmo respiratorio diaframmatico.

Nei test di motilità potete accertare se esiste un altro problema prioritario (p. es. la disfunzione della motilità del rene è secondaria a un problema in un organo contiguo) premendo leggermente sull’altro organo.

Siamo convinti che ciò inibisca l’organo: per esempio diminuisce la sua attività in un modo da evitare temporaneamente l’interessamento di altri organi. Se la disfunzione che rilevate è secondaria, aumenterà considerevolmente o scomparirà quando verrà immobilizzata la struttura con la fissazione primaria.

 

di Jean-Pierre Barral, Pierre Mercier – Manipolazione viscerale 1

 

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